Archivio di aprile 2010
Web 2.0 ed evoluzione
In realtà il termine Web 2.0 in se non mi piace molto, perché secondo me esprime concetti che vanno ben al di là del WEB.
Wikipedia la definisce così:
“Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”
e poi:
“Da un punto di vista strettamente tecnologico, il Web 2.0 è del tutto equivalente al Web 1.0, in quanto l’infrastruttura di rete continua ad essere costituita da TCP/IP e HTTP e l’ipertesto è ancora il concetto base delle relazioni tra i contenuti. La differenza, più che altro, sta nell’approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla semplice consultazione (seppure supportata da efficienti strumenti di ricerca, selezione e aggregazione) alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti.”
Questo é fondamentalmente tutto vero.
Ma, a mio parere, è una definizione superficiale. Infatti ormai il web sta diventando sempre più marginale da un punto di vista concettuale, lontano dalle nostre attenzioni.
Mi spiego meglio: Internet è sempre più vicina alla mente e tende alla coscienza, avvicinando sempre di più tra loro le coscienze delle persone. Sempre più presente nella vita quotidiana, sempre più necessaria per lavoro… sempre più intima…
Agli albori di internet decidevi di dedicare una mezz’ora, quando si aveva un p’ di tempo libero, alla navigazione, così per divagare o per approfondire qualcosa. O addirittura ci si ritagliava un po di tempo la domenica mattina. Col tempo internet si è espansa, ci fagocita sempre più. Oggi internet ci “perseguita” anche sul telefonino più economico.
L’attenzione, oggi, più che focalizzarsi su internet, lo fa sui rapporti interpersonali delle persone tra loro. Grazie ai social network.
Oggi spesso, mentre si fa altro, si può dare una sbirciatina a facebook, o si può appuntare una considerazione, una sensazione o uno stato d’animo su twitter, e comunicarlo in tempo reale agli altri.
Basti pensare a quanto siano importanti i social network per i SEO e per il posizionamento sui motori. Anche google sta iniziando se non a spostare, ad integrare la ricerca sui social media con la ricerca tradizionale. Tutto ciò significa pubblicità relativamente più economica, accessibile e mirata, e su una varietà infinita di siti, e quindi anche sul telefonino. Ecco perchè una gran quantità del mercato perso dai tradizionali mezzi comunicazione, nel campo degli investimenti pubblicitari, lo sta guadagnando la pubblicità on-line. Negli USA quest’anno è atteso addirittura il sorpasso.
Se a tutto questo aggiungiamo il concetto del'”intimità”, apportato dal telefonino e dal rapporto che abbiamo con esso grazie ai social network, si può ben immaginare l’importanza che l’on-line ha assunto e assumerà nel futuro, per la società umana.
Per fare un esempio, oggi non si propone più solo il sito ad una azienda, ma anche un profilo su ogni network sociale, una precisa impronta di “carattere”, campagne pubblicitarie “virali”, un’ attività continua e giornaliera di pubblicazione di “tweet” e post su blog e facebook. In due parole: una ben precisa identità e “coscienza”, in un certo senso, all’azienda.
I contenuti, le informazioni, stanno assumendo molta piu importanza del “sito” in sé, in quanto non risiedono più sul sito, ma devono diffondersi il più possibile. Oserei quasi dire che stiamo parlando della vera globalizzazione.
Quasi sempre, infatti, con la parola globalizzazione ci si riferisce alla sua accezione economica. Si tralascia invece quella più “tecnologica” e sociale, che ,tra l’altro e come dicevo, si fondono sempre di più. Da qui non è lontano il momento in cui saremo biologicamente interfacciati col telefonino ed in genere con hardware e software.
Le tecnologie gia ci sono, ci vuole solo un po di tempo affinche si sviluppino definitivamente.
Basta cercare un po in rete per farsi un’idea:
In somma più che come evoluzione del web, io vedo il “web 2.0” come l’alba di un salto evolutivo dell’umanità.
Presto ci troveremo a dover scegliere tra la pillola rossa e quella blu.